TRANI | Gli uffici giudiziari restano nel centro cittadino Tanto rumore per nulla: il Tribunale resta al suo posto. O, almeno, fino a quando non sarà trovato un immobile delle dimensioni giuste al prezzo giusto. E' questo l'esito dell'esame dell'unica offerta giunta alla Commissione manutenzione del Tribunale di Trani che aveva bandito una gara per tentare di accorpare gli uffici della sezione civile attualmente sparsi in 4 plessi in diverse parti della città. Il capannone di via Andria, infatti, è stato bocciato in quanto troppo piccolo e, soprattutto, troppo costoso. Insufficiente come spazi: 3.700 disponibili a fronte dei 4.200 metri quadri richiesti dallo studio di fattibilità. Troppo oneroso come fitto: oltre 600mila euro annui se i costi della ristrutturazione e adeguamento alle necessità del Tribunale fossero ricaduti sul Comune di Trani; molti, molti di più qualora l'adeguamento fosse stato portato a termine dall'imprenditore proprietario dell'immobile. Pertanto la Commissione ha ritenuto di non procedere all'aggiudicazione della gara. Insomma, si è chiusa così (al momento) una vicenda che ha messo seriamente in crisi i rapporti tra l'Avvocatura tranese e la Dirigenza del Tribunale di Trani. I primi hanno sostenuto con forza la necessità di far restare il Tribunale di Trani nel centro storico cittadino per proseguire una tradizione nata addirittura il 28 aprile 1215, quando Pier delle Vigne, cancelliere di Federico II aveva concesso ai tranesi il diritto di essere giudicati nelle cause civili e penali all'interno del territorio di Trani. Di contro vi era l'altrettanto legittima esigenza del Presidente del Tribunale, Filippo Bortone, di poter gestire al meglio e razionalmente le risorse umane e logistiche per dare risposte a quel bisogno di giustizia che la società moderna impone. E ora? Non è facile dare una risposta. Ma già nei prossimi giorni si capirà l'intenzione del Presidente del Tribunale di procedere ad un altro giro di perlustrazione alla ricerca di un altro immobile o se vorrà riporre nel cassetto il progetto. fonte: www.andrialive.it